Mission
La mission della SIRF è il restauro degli ambienti degradati secondo l’interpretazione della Forest Landscape Restoration (FLR). Con questa espressione, l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) indica la attività di restauro non limitate alle foreste in quanto tali (Restauro Forestale s.s.), ma estese a tutte quelle componenti dell’ecosistema collegate con il bosco nella sua dimensione dinamica spaziale e temporale. La FLR, pertanto, include gli interventi di restauro in aree prative, ambienti acquatici interni, litorali marini, territori agroforestali. Ne deriva che tutti i progetti e le azioni della SIRF partono sempre da una visione della pianificazione territoriale riferibile al bacino idrografico o alla scala dei suoi sottomultipli.


Vision
In assoluto, la vision della SIRF si proietta su una scala temporale di lungo periodo guidata dai tempi della natura. Sul piano operativo, la SIRF fa proprie le scadenze e gran parte degli obiettivi della Nature Restoration Law (Regolamento UE 2024/1992), in primis la prospettiva di lasciare la libera evoluzione il 30% dei boschi italiani entro il 2030. A questo traguardo si associano quelli della riabilitazione e miglioramento strutturale dei popolamenti forestali ancora destinati a scopi produttivi e del recupero delle pratiche di agroforestazione nelle aree interne dove risiedono popolazioni rurali lavorativamente attive.
Anche il motto della SIRF è ispirato alla vision dell’Associazione.
SERE ARBORES, QUAE ALTERI SAECULO PROSINT
Pianta alberi affinché siano utili per la futura generazione
Il motto è un adattamento della famosa frase latina tratta dal capitolo ventiquattresimo del “Cato Maior de senectute” (Catone il vecchio, sulla vecchiaia), un’opera filosofica scritta nel 44 a.C. da Marco Tullio Cicerone poco prima della sua morte, e dedicata all’amico Attico. Il detto ciceroniano riprende un passaggio della commedia Synephebi (Agricola serit arbores, quae alteri saeculo prosint) di Cecilio Stazio (Caecilius Statius, Milano, 230 a.C. – 168 a.C.) e rientra in una lunga riflessione sulle persone in età avanzata che devono pensare alla successiva generazione. Nel nostro adattamento l’indicativo serit è stato sostituito dall’imperativo sere, per sottolineare l’urgenza cogente del restauro degli ambienti degradati. Anche la traduzione italiana qui proposta non è letterale giacché con l’espressione alteri saeculo si fa riferimento precisamente al secolo successivo a quello in questione piuttosto che a un tempo meramente indefinito. Nel nostro caso il termine secolo è stato sostituito da generazione per indicare più incisivamente l’importanza degli alberi per la specie umana. Infine, solo per una questione di efficacia linguistica, sere, che letteralmente semina, è stato tradotto con l’italiano pianta.
Marco Tullio Cicerone, in latino Marcus Tullius Cicero (Arpino, 3 gennaio 106 a.C. – Formia, 7 dicembre 43 a.C.), è stato un avvocato, politico, scrittore, oratore e filosofo romano.